Il 2 marzo è entrato in vigore il decreto Pnrr (Dl 19/2024), che ha definito nuove regole per individuare il Ccnl ai fini della gestione del rapporto di lavoro negli appalti e subappalti pubblici e privati. 

Negli appalti e subappalti pubblici, per le retribuzioni minime ai fini del pagamento dei contributi e per la partecipazione alle gare bisognerà fare riferimento al contratto collettivo sottoscritto dalle organizzazioni «comparativamente» più rappresentative.

Per gli appalti e subappalti privati, invece, si prenderà a riferimento i trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dal Ccnl maggiormente «applicato» nel settore e nella zona. Per usufruire dei benefici contributivi e normativi, in tema di retribuzioni, bisognerà individuare il Ccnl comparativamente più rappresentativo.